Le Tre Corde
Concerto per esraj, violino, rebab e tre piccoli film.
di e con Antonin Stahly
Mentor: Annalisa D’Amato
Produzione: The Enthusiastics, Théâtre du Fon du Loup, Desmond Lazaro, National Gallery of Modern Art of New Dehli
Data: 2004-2014
Krishna per gli indù è il dio uomo, la rappresentazione di Vishnu sulla terra. Gesù per i cristiani è l’uomo figlio di Dio. Allah per i musulmani è rappresentato soltanto dai suoi 99 nomi. Ognuno ha trovato il suo modo di rappresentare il divino, attraverso colori, disegni, calligrafia, avendo come punto comune la geometria sacra. Gli indù cercano la perfezione, quando i musulmani dimostrano sempre l’imperfezione di una simmetria, perché la perfezione appartiene soltanto a Lui, l’Amato. Mentre un cristiano cerca la verità nell’esempio della vita di Gesù, un sufi realizza che il nome stesso della divinità contiene già il significato.
Ognuno si ritrova a un certo punto con un rosario tra le dita e ripete. Rosario, sabha, mala, tre nomi per una sola cosa, un solo scopo. 50, 99, 108 ciascuno ha fissato quante ripetizioni. Ciò che li unisce è il filo sul quale vivono le perle, la corda. Il suono.
Questo concerto è stato presentato a New Delhi, Parigi, Napoli, Douai, Les Eyzies e Carves.